(da wikipedia:
---Già dal IV secolo a.C. alcuni filosofi greci (Leucippo, Epicuro e Democrito) e romani (Tito Lucrezio Caro), ipotizzarono che la materia non fosse continua, ma costituita da particelle minuscole e indivisibili, fondando così la "teoria atomica"; questa corrente filosofica[1] fondata da Leucippo venne chiamata "atomismo". Si supponeva che i diversi "atomi" fossero differenti per forma e dimensioni.
Democrito, nel IV secolo a.C., propose la "teoria atomica", secondo la quale la materia è costituita da minuscole particelle, diverse tra loro, chiamate atomi, la cui unione dà origine a tutte le sostanzeconosciute. Queste particelle erano la più piccola entità e non potevano essere ulteriormente divise; per questo erano chiamate atomi (da ὰτωμος, in greco "indivisibile"). In contrasto con questa teoria,Aristotele, nello stesso periodo, nella teoria della continuità della materia, sostenne che una sostanza può essere suddivisa all'infinito in particelle sempre più piccole e uguali tra loro. Queste ipotesi rimasero tali in quanto non suffragate da un approccio scientifico e da metodologie basate sull'osservazione e sull'esperimento…..
si arriva facilmente ad ipotizzare un gioco degli scacchi dove il re e la regina sono un tutt’uno, che si muovono ancora in maniera indipendente come negli scacchi monopolistici con l’aggiunta pero’ di limiti, tipo il re non puo’ allontanarsi piu’ di cinque caselle dalla regina, eccetera
sopra versione demonopolizzata del gioco degli scacchi, con un pezzo formato da due unita’ piu’ piccole, meta’ re e meta’ regina
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